Una collana in tre volumi - ognuno dei quali autonomo e in sé concluso - per raccogliere e riassumere l'intera esperienza del maggior esperto della civiltà enogastronomica della Romagna: come a dire, sottolinea Ernesto Giuseppe Alfieri, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, «l'essenza, lo spirito antico dei romagnoli, la civiltà del nostro mangiare, la sua gente, la divulgazione dei migliori prodotti della nostra terra, dimenticati, scoperti e riscoperti». Anche in questo secondo volume, Pozzetto convoca sulla scena contadini e gastronomi di antica sapienza, narratori e poeti, cucinieri e saggisti per renderci, nelle sue pagine affascinati e militanti, la civiltà delle province romagnole, con i loro colori e i loro "eccessi", così ben rappresentandoli, per non dire d'altro, nelle cascate di numerose ricette o nella pagine memorabili dei grandi padri della cultura romagnola, ovvero nella varietà infinita delle nostre cucine, dalla Valmarecchia al parco del Delta, dalle valli del Savio, del Senio e del Lamone ai territori del Ravennate, del Lughese, e oltre. Senza dimenticare le cuspidi e le emergenze della nostra civiltà del vino.