Un elogio di Babele come metafora del luogo che ha permesso la traduzione fra lingue. Un destino, secondo Fabbri, comune a tutti i linguaggi e alle pratiche discorsive. Per l'uomo, infatti, parlare vuol dire anzitutto dar senso al proprio agire e il senso nasce dal confronto con l'altro: alla base del nostro sapere c'è sempre la traduzione e trasmutazione di una lingua in un'altra. In questa raccolta di saggi l'autore prova a rileggere e "tradurre" alcuni episodi di attualità dal punto di vista delle strategie di comunicazione: dal terrorismo delle Brigate Rosse alla veridicità del discorso scientifico, dallo spionaggio alla sottile trama del gossip, senza trascurare incursioni nel mondo letterario.