L'idea di questo libro nasce nel 2012, quando l'autore ha avuto l'opportunità di visionare un registro "unico e inedito", rimasto chiuso e nascosto in una cassetta di legno per oltre 67 anni. Questa "scoperta" accende il desiderio di raccontare un aspetto della Resistenza vicentina importante e poco conosciuto: quello della prigionia politica.Un tema che unisce in modo strettissimo gli eventi bellici e militari con la tragica realtà degli arresti, delle carcerazioni, delle torture, a volte così crudeli da essere causa di morte. Questo lavoro è il sottile filo di congiunzione che lega la storia comune e le vicende umane di migliaia di persone, partigiani e non, che hanno conosciuto e subìto l'efferatezza della prigionia, delle sofferenze fisiche e delle angosce che essa ha provocato. Una pagina di storia tragica e dolorosa volutamente dimenticata.