Questi due volumi riuniscono i principali contributi scientifici che, in più di trent'anni, gli autori hanno prodotto sul tema dell'evoluzione e divulgazione della scienza economica nell'Italia liberale (1848-1922). Pur fermandosi a un'epoca lontana da quella attuale, questi volumi parlano dell'oggi e ci permettono di capire meglio le origini del radicamento dei saperi economici nelle infinite discussioni sui destini della società odierna e la diffusa presenza degli economisti nei luoghi-chiave della vita politica e civile. Da alcuni decenni la comunità internazionale degli storici del pensiero economico si interroga sulla natura dei processi di istituzionalizzazione, professionalizzazione e disseminazione della scienza economica e sul ruolo che gli economisti hanno giocato, da un lato, nel promuovere e caratterizzare l'evoluzione interna di questa disciplina e, dall'altro, nel determinare il profondo impatto che essa ha avuto - con le sue varie tendenze e sfaccettature - praticamente su ogni ambito della vita sociale e dell'elaborazione culturale. Attorno a queste domande si sono susseguiti una serie di progetti collettivi di ricerca e di iniziative editoriali, a partire dai primi anni ottanta del secolo scorso e proseguiti fino ad oggi, e ha preso corpo un punto di vista e una metodologia che si è convenuto di chiamare 'storia istituzionale della scienza economica'. Di tutti questi processi Augello e Guidi sono stati promotori, protagonisti e animatori, come testimoniano i numerosi progetti di ricerca nazionali e internazionali da loro promossi e i 20 volumi collettanei pubblicati, anche se si può certamente dire che la storia istituzionale della scienza economica viva ormai di vita propria. I presenti volumi riuniscono i principali contributi scientifici che, in più di trent'anni, gli autori hanno prodotto sul tema dell'evoluzione e divulgazione della scienza economica nell'Italia liberale (1848-1922), adottando e via via perfezionando il suddetto punto di vista 'istituzionale'. I saggi pubblicati nel primo volume - rimaneggiati e aggiornati rispetto alle versioni originali per assicurare una narrazione continua, e in alcune parti interamente riscritti per tenere conto di risultati di ricerche condotte negli anni successivi - vivono una seconda vita nel quadro rigoroso e sistematico in cui sono qui collocati. Emergono così - dall'intrecciarsi di riflessioni metodologiche, saggi di sintesi, studi di casi, analisi quantitative e comparative - i caratteri della istituzionalizzazione accademica dell'economia politica in Italia, i percorsi e gli assi portanti della professionalizzazione degli economisti, il contributo che accademie, associazioni economiche e lo stesso Parlamento nazionale hanno recato a questi ultimi e alla diffusione della scienza economica, il ruolo dei periodici generalisti e la nascita di riviste specialistiche di economia, i canali della divulgazione (manuali, collane editoriali, enciclopedie e dizionari, stampa quotidiana), infine gli strumenti e le reti scientifiche e sociali che hanno assicurato la circolazione delle idee economiche tra l'Italia e il resto del mondo. Il secondo volume arricchisce questo quadro con una serie di auxilia studiorum, intesi come strumenti di documentazione e approfondimento che, auspicabilmente, potranno stimolare e supportare ulteriori ricerche. Pur fermandosi a un'epoca lontana da quella attuale, questi volumi parlano anche dell'oggi e ci permettono di capire meglio le origini del radicamento dei saperi economici nelle infinite discussioni sui destini della società odierna e la diffusa presenza degli economisti nei luoghi-chiave della vita politica e civile.