L'odierna concezione, meramente quantitativa e materiale, dell'economia è superabile se la si sostituisce con una qualitativa e formale, ossia politica, in grado di includere la dimensione quantitativa, ma trascendendola. Questo cambiamento ci aiuterà a intraprendere un percorso filosofico di confronto e di scelta tra due diversi paradigmi: da una parte, quello oggi dominante, fondato sul ruolo dei sistemi, delle leggi, della società, dell'ideologia, della tecnica e dell'alienazione; dall'altra, uno differente, incentrato sul valore degli organismi, dei principi, della comunità, della cultura, dell'arte e dell'identità...