Nel 2017 si sono contati 30.692 illeciti ambientali, con un'impennata del 18,6% rispetto all'anno precedente. Record assoluto di arresti (più che raddoppiati nello stesso arco temporale), denunce (39.211, l'anno prima erano state 28.889) e sequestri (11.027). In totale, quindi, più di 84 reati al giorno, 3,5 ogni ora. Merito, da una parte, dell'efficacia della legge 68 del 2015 che ha introdotto gli ecoreati nel Codice penale, e dall'altra della lotta senza quartiere ai trafficanti di rifiuti - con 76 inchieste per traffico organizzato si è raggiunto il numero più elevato di sempre. Quello dei rifiuti si conferma così uno dei settori più strategici per gli ecocriminali (ecomafiosi compresi), considerato anche che pesa per quasi il 24% sull'illegalità totale (per un monte complessivo di 7.312 reati contestati). Non mollano la presa nemmeno l'illegalità nelle filiere agroalimentari, con un fatturato che sale a più di un miliardo di euro, e il mattone selvaggio, con altre 17.000 case abusive e un totale di quasi 4.000 infrazioni. Aumentano anche gli illeciti ai danni degli animali, più di 7.000, più 18% rispetto al 2016, e soprattutto gli incendi boschivi: se ne sono spenti 6.550, cioè 18 al giorno, che hanno mandato in fumo più di 140.430 ettari di aree verdi e biodiversità. Il volume d'affari illecito stimato si aggira sui 14 miliardi, anch'esso purtroppo con un trend in crescita. Presentazione di Ciafani Stefano.