La carriera poetica di Roger McGough inizia nella Liverpool dei primi anni Sessanta. La città inglese per una strana alchimia, diventa un vibrante laboratorio di creatività. Musica, arte, poesia, teatro abbandonano i luoghi chiusi delle accademie e scendono in strada, entrano nei pub, nelle scuole, nelle carceri. I reading di poesia, le performance neodadaiste e patafisiche, i concerti di musica rock invadono la città. McGough con irridente comicità racconta in presa diretta le inquietudini e le aspirazioni di quella generazione. Negli anni l'esuberanza giovanile lascia spazio a un'ironia asciutta e meditabonda. Ai toni seducenti delle poesie giovanili si aggiungono così note più cupe che toccano le corde più profonde del sentimento.