Catalogo della Mostra aperta a Tivoli, Villa d'Este dal 16 ottobre 2020 al 2 maggio 2021. La tradizione classica, poi cristianogiudaica, sviluppa un dialogo inedito e affascinante fra l'essere umano e la tangibilità del divino. Un punto di incontro fra ciò che è limitato e qualcosa che, per sua natura, non ha fine. Si tratta di un contatto che ha dell'eccezionale: l'entità a noi superiore si avvicina alla nostra vulnerabilità mentre l'umano si protende verso una trasfigurazione della sua stessa natura. Il progetto intende indagare il dialogo che si instaura in questa zona di incontro, di passaggio e scambio per cui l'essere umano mostra e dimostra la sua infinitesima parte di assoluto. In questa prospettiva la rivoluzione attuata dal Cristianesimo riveste un ruolo centrale; il mistero dell'Incarnazione e la parabola di Gesù rendono tangibile il progetto salvifico divino, portato a compimento con il sacrificio e la morte del Figlio di Dio. Il dialogo inedito, e insieme affascinante, fra la raffigurazione e le speculazioni che coinvolgono l'essere umano e il suo rapporto con il divino è l'elemento che caratterizza l'esposizione. Il dolore, la sofferenza e la morte sono parte integrante di questo dialogo non come elementi negativi ma come segni della "divinità incarnata".