Firenze, Anno Domini 1540. Il Marchese Francesco Ambrosio Legato scopre che le tombe medicee sono state profanate. Devoto della famiglia medicea e di Lorenzo il Magnifico, ivi sepolto insieme al fratello Giuliano, decide di svelare chi possa esserci dietro un tale abominio. Frattanto, uno strano ed inquietante oggetto rinvenuto in quelle tombe fa precipitare Firenze nel caos più totale. Suicidi oscuri ed omicidi terribili fanno crescere la confusione. Il duca Cosimo dei Medici, da Palazzo Ducale, non comprende affatto ciò che sta succedendo, oramai privato del potere dall'invasore asburgico; mentre a Roma, una secolare Congrega presieduta da papa Paolo III non vuole affatto che s'indaghi. Attraverso una serie di eventi ed incontri più o meno casuali, il Marchese Ambrosio Legato si ritrova davanti ad una possibile verità sconcertante che riguarda anche la sua vita personale: spinto da strane circostanze, si reca ad Ebron, in Palestina. In quel luogo, un gioco molto più grande di lui si rivela come assoluto governatore della sua povera esistenza.