Partendo dal primo proposito di creare una sorta di corollario alle «Parolle do gatto», nacque nel 1978 "E parolle da gatta" per mostrare che la lingua genovese accanto a «termini, insulti, locuzioni e proverbi assolutamente sconvenienti» annovera dolci espressioni e romantiche immagini. Frutto di una lunga e accurata ricerca e di un'elaborazione sistematica, è testo di divertentissima lettura e d'indubbia utilità per una migliore conoscenza delle espressioni gergali e dei costumi del genovesato. "Nella presente opera, insomma, ho inteso considerare - pur rimanendo nell'ottica genovese - ogni possibile accezione dell'amore umano, - diceva l'autore Michelangelo Dolcino - dal più sublime a quello più sconsolatamente terreno ed effimero; e anche ho scalpicciato nei campi del folklore, annotando «tecniche» di corteggiamento, riti di fidanzamento e nozze, oroscopi amorosi, pratiche magiche...". Vengono qui travasate alcune Parolle do gatto, e registrati vocaboli scomparsi, accanto ai più gustosi neologismi. L'autore ha però deliberatamente lasciato fuori le «amitiés particulières» e i rapporti mercenari, che peraltro hanno trovato sufficiente trattazione nell'opera gemella.