E qui si parla del tempo, nostro, di oggi, del passato, del futuro. Qui i versi rincorrono il giorno fin là dove vivono gli elfi. Dove l'orchestra suona poche note, mentre le trombe squillano sulla collina. Qui i versi si gettano nell'erotico scorrere delle notti e dei giorni. Qui il poeta si spaesa nell'ascoltare languide parole, nel sentire braccia sinuose e unghie affilate. Ma è il sogno che avvolge i morbidi pensieri, poi ineluttabile il risveglio. Qui i versi arrancano nel quotidiano vivere. Nei gesti abitudinari e in quelli che impetuosi spingono a raccogliere l'animo lasciando vecchi libri. Dal filo d'erba al rombar dei tuoni chiedendo di serbare il ricordo. Qui i versi si specchiano in riflessi di anime che cercano la pace, che cercano quello che mai troveranno o forse solo per un momento. E infine si chiude. E infine la fine.