Il testo propone la storia della melanconia dal punto di vista medico-psichiatrico, considerandola come una malattia mentale e non, come nei secoli passati, una caratteristica del comportamento. In certi periodi storici, addirittura, il temperamento melanconico era ritenuto caratteristica essenziale dell'artista, del filosofo, dello scienziato, del gran Principe. Il profilo del melanconico viene qui riconosciuto come quello del depresso, stato psicologico sempre più diffuso.