Ardimentose imprese di ulissidi della modernità spinti dalla sete di conoscenza? Atti di eroica follia? Non solo. Il libro racconta i viaggi che gli europei intrapresero, prevalentemente per mare, oltre i confini delle mappe del mondo conosciuto verso la scoperta di nuove terre: viaggi di esplorazione e di studio, ma soprattutto di conquista e sfruttamento, quando non di rapina. America, Australia, Africa, India: nei diari, nelle memorie e nelle relazioni di conquistadores e mercanti, letterati e negrieri, oltreché nel controcanto ironico dell'invenzione letteraria (con Robinson Crusoe e Gulliver), è scritta la secolare avventura, insieme affascinante e ignobile, del predominio europeo sul globo.