«Come diceva di sé Cristina Campo, Fergnani ha scritto poco e avrebbe voluto avere scritto ancora meno. Tuttavia il qualcosa che resta apre ancora squarci di sole nella bruma della critica filosofica contemporanea. I malati di perfezione - si sa - sono rari, ma chi li abbia incontrati non può dimenticarli, scolpiti di stupore nel libro d'oro dei ricordi».