Per qualità e ampiezza di prospettiva, il pensiero delle donne è sempre stato pari a quello dell'uomo, e per vie e con mezzi diversi ha sempre cooperato alla costruzione della nostra civiltà. Tale pensiero si sta anzi rivelando particolarmente vicino ai problemi del nostro tempo: su tutti l'urgenza di ritrovare un rapporto più equilibrato con l'ambiente in cui viviamo. La persistente violenza contro le donne non ha infatti radici sociali o psicologiche, è parte di un più generale atteggiamento aggressivo verso la realtà: è cioè una questione di valori, di cultura. Riportare in luce il contributo che esse hanno offerto alla tradizione del sapere non solo aiuta a individuare le cause di quella violenza, ma ne è anche il miglior antidoto. Il libro ricostruisce questo patrimonio di idee in due modi: con il saggio introduttivo, che ne traccia il processo di formazione e le caratteristiche principali; con una scelta di brevi testi di donne e sulle donne dai Greci ai giorni nostri: testimonianze isolate e lontane nel tempo da guardare come vette che sporgono dalle nuvole, occasioni in cui un pensare ininterrotto e silenzioso riesce finalmente a farsi sentire. Di qui il proposito di non trattare quei testi con gli abituali strumenti della critica, con apparati di note e commenti, ma di farne una semplice parafrasi, una riscrittura con le parole del nostro tempo, un momento di riappropriazione e riconoscimento della comune umanità.