La violenza contro le donne costituisce, secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, un «problema di salute pubblica di proporzioni epidemiche», riscontrabile in tutti i Paesi, indipendentemente dalle condizioni socio-economiche e culturali: in quanto violenza basata sul genere, essa è una violazione dei diritti umani, della quale le rappresentazioni mediatiche offrono spesso spaccati tanto parziali quanto drammatici. Diversi sono i quesiti sollevati da tale fenomeno: quale rapporto ha la violenza con la crisi delle cosiddette agenzie educative storiche, come la famiglia e la scuola? Quali conflitti e quali rimozioni scatena l'affermarsi dei nuovi diritti civili e dei cambiamenti nel costume e nelle relazioni tra i sessi? Quali le eventuali responsabilità e i possibili contributi delle religioni e, in particolare, del cristianesimo? Sono questi solo alcuni degli interrogativi a partire dai quali diversi studiosi si sono confrontati in occasione del convegno - promosso dal Laboratorio sul genio femminile della Sezione «San Tommaso d'Aquino» della Pontificia Facoltà Teologica dell'Italia Meridionale in Napoli - Donna è diritto. Relazioni ferite, i cui atti sono raccolti nel presente volume.