con la collaborazione di Robert Pledge
Don McCullin è uno dei più grandi fotografi del nostro tempo, il testimone dei “cuori di tenebra” delle guerre, delle tragedie umanitarie e dei drammi sociali della seconda metà del secolo crudele che ci siamo lasciati alle spalle: immagini che privilegiano l’inquadratura drammatica, l’espressività e la forza d’impatto dei primi piani, i movimenti dei corpi che si stagliano nel vuoto, i forti contrasti tra luce e ombra, accentuati dal ruolo preponderante dei suoi neri vellutati. Ma è anche autore di memorabili paesaggi, fotografati sempre d’inverno, all’alba o al tramonto.
In questo volume, ecco scorrere sotto i nostri occhi le testimonianze che McCullin ha raccolto e ci ha consegnato dal fronte dei conflitti e delle apocalissi umanitarie nelle zone calde della terra. Solo per citare alcuni esempi: la costruzione del Muro di Berlino, le guerre in Vietnam e in Cambogia, i sanguinosi conflitti nel Medio Oriente, le vittime della carestia in Biafra, del colera in Bangladesh e dell’Aids in Africa. E ancora, le immagini con cui McCullin ha tracciato un ritratto impietoso del suo paese, l’Inghilterra, fotografando i volti più contraddittori della società: le gang e i teddy boys; i senzatetto e i disoccupati; i nobili alle corse dei cavalli di Ascot.
Completano la monografia le fotografie degli ultimi decenni: le nature morte, altari votivi che lui stesso mette in scena nella sua casa; i paesaggi della campagna inglese che la circondano; i popoli primitivi in varie parti del mondo; le antiche rovine della gloria di Roma, cui s’è appassionato frequentando Bruce Chatwin