Maria Morganti Privitera si segnala d'abord tra i poeti siciliani della sua generazione per il linguaggio schietto, disinvolto, diretto, immune da sdolcinature e belletti, che trova il suo naturale canale espressivo nel canto lungo, non sillabato né frammentario, bensì modulato sui tempi lenti, discorsivi dell'endecasillabo sonoro. La stessa non soggiace ad alcuna forma di mitizzazione campanilistica del passato, ma si direbbe guardi al presente e al futuro, in una prospettiva europea, se non mondiale, scavalcando di slancio le angustie della mentalità provinciale.