La paura del crimine e il senso di insicurezza dei cittadini sono temi che hanno acquisito uno spazio centrale nelle società tardo-moderne. La città, in particolare, si configura tanto come luogo privilegiato di espressione di una domanda di sicurezza diffusa, quanto come spazio di sperimentazione per nuove forme di intervento pubblico in tema di sicurezza urbana. Ma quali sono le cause sociali dell'insicurezza? Il senso di insicurezza è associato al tasso di criminalità? E, ancora, quali politiche sono state messe in campo negli ultimi anni per rispondere alla crescente domanda di sicurezza dei cittadini? Partendo da una disamina critica del dibattito nazionale ed internazionale sulla percezione di sicurezza e sulle politiche di sicurezza urbana, gli autori si propongono di far dialogare la domanda di sicurezza da parte dei cittadini e l'offerta di politiche di sicurezza da parte degli Enti territoriali e locali. Tale obiettivo è perseguìto attraverso l'analisi di un caso regionale, quello del Lazio, a partire dai risultati di due ricerche sociologiche: una sulla percezione dei cittadini, l'altra sugli interventi per la sicurezza ad opera degli enti locali. Il volume dimostra ancora una volta l'importanza di ancorare le scelte pubbliche alla conoscenza dei fenomeni e alla ricerca, per non lasciare ambiti decisivi della convivenza sociale alla tentazione dell'allarmismo.