Quando si parla di DNA si parla di vita e dell'uomo, sua espressione più qualificante. Per la scienza, DNA e struttura organica sono un binomio inscindibile: l'uomo è tutto nelle sue molecole. Intelletto, memoria, parola, sono aspetti preminenti della natura umana ai quali la scienza non ha saputo dare sulla loro origine una connotazione condivisa, perché allo stato attuale sfuggono alla ricerca sperimentale, se non nella loro localizzazione e configurazione cerebrale. Se è vero che l'uomo è tutto nelle sue molecole che lo strutturano su programmazione del DNA, è pur vero che i prodotti mentali devono avere qualcosa da condividere col patrimonio genetico, cioè per quelle attribuzioni che non essendo organiche, comunemente definite spirituali, rientrano nei "dintorni" del DNA. [...] Benché gli attuali strumenti a disposizione dello scienziato ci permettano di confutare l'ipotesi di Darwin, non ho, tuttavia, la presunzione che questo mio libro rappresenti la verità assoluta, ma la speranza che allontani atteggiamenti faziosi e dogmatici di sedicenti studiosi. Le critiche costruttive nell'ambito della scienza medica, l'unica competente, saranno bene accolte. (dalla prefazione dell'autore)