Alle già troppe vittime accertate della Seconda guerra mondiale si aggiungono le migliaia di soldati sconosciuti e dispersi, tuttora sepolti in luoghi ignoti in territorio straniero o italiano. Per ognuna di queste spoglie senza nome c'è almeno una persona, ma molto più spesso una famiglia che per molto tempo ha aspettato invano il ritorno del proprio caro e a un certo punto, in seguito, ne ha dovuto accettare la perdita senza conoscerne realmente il destino. Alcune di queste famiglie non hanno mai smesso di cercare. Al loro fianco ci sono le associazioni e gli enti che credono fermamente nella necessità di fare memoria pubblica: il singolo dramma familiare si unisce quindi alla ricostruzione della vicenda storica, confluendo nella narrazione collettiva.