Spesso ci chiediamo come sia possibile che il progetto illuministico si sia concluso con il trionfo dell'oscurantismo. La psicoanalisi lacaniana ha una risposta: non perché le forze e le pulsioni oscure hanno sopraffatto la ragione e vinto sul sapere e sulla sua evidenza, ma perché la ragione e il sapere non sono mai stati privi di un loro lato oscuro e "irragionevole". Gli appelli alla ragione e alla scienza, infatti, tendono a dimenticare tutto questo, finendo spesso per trasformarsi in indignata frustrazione o in arroganza. Tali appelli fanno distinzione tra conoscenza e credenza e ignorano il ruolo che la conoscenza può invece avere nel sostenere le credenze più oscure. Ed è proprio questo che ci spiega il concetto di disconoscimento: lungi dall'essere un ritorno di qualche pulsione arcaica e oscura, è una forma perversa di ragione che, instaurando un dialogo con alcuni dei problemi chiave che corrodono il nostro presente, ne consente la comprensione.