L'espansione del costituzionalismo, a volte solo "di facciata", si accompagna all'esigenza di studiarne i modi di circolazione e di applicazione. Non sempre gli strumenti apprestati dalla scienza del diritto civile comparato a far tempo dal 1900 si rivelano sufficienti o adeguati. Ma i comparatisti costituzionalisti hanno apprestato metodi di indagine idonei, peculiari alle caratteristiche proprie della materia, al punto che il diritto costituzionale comparato possa considerarsi una scienza? Scopo principale del volume è la ricerca delle specificità della comparazione nel campo del diritto costituzionale. L'esasperato eurocentrismo che contraddistingue molte ricerche costituzionalistiche in tutti i paesi enfatizza la frattura tra l'adozione di costituzioni e il recepimento della cultura costituzionalistica, e alimenta la diffusa sensazione che il modo occidentale di organizzazione del potere e di disciplina dei diritti è superiore ad altri. Solo un accostamento positivistico, relativistico e scientifico alla ricerca comparatistica consente di accantonare idee preconcette e assiologie valoriali, e di enfatizzare la poliedrica struttura che il diritto assume nei vari sistemi, famiglie, ordinamenti.