Da 40 anni il Tribunale Permanente dei Popoli persegue il progetto di dare voce, visibilità, riconoscimento di giustizia a tutti i popoli privati violentemente dei loro diritti fondamentali dai poteri dominanti. Questo libro propone una rilettura complessiva dell'opera del TPP, che disegna - attraverso le sue 47 sessioni e sentenze - una "mappa" della storia degli ultimi 40 anni. I sempre nuovi "modelli di sviluppo" - che si dichiarano e si impongono come "sostenibili" - includono di fatto crimini contro l'umanità, economici e ambientali, che vengono tollerati e spesso restano impuniti. Il "laboratorio" di diritto dei popoli del TPP ha accompagnato trasformazioni epocali: le lotte post-coloniali, gli "aggiustamenti strutturali" imposti dal Fondo Monetario Internazionale e dalla Banca Mondiale, le guerre come strumento della politica, la "deviazione" degli Stati di diritto in nome del libero commercio, le grandi opere, le lotte per il salario vitale delle donne lavoratrici del tessile, la "nuova colonizzazione" dell'Africa, lo scenario tragico del popolo dei migranti. Sempre dalla parte delle comunità e dei popoli che, con la loro resistenza e resilienza, non sono più vittime ma soggetti di un futuro a misura della dignità e della vita. Il volume è a cura di Simona Fraudatario e Gianni Tognoni. Con testi storici di Lelio Basso, Julio Cortázar, Eduardo Galeano. Saggi di Franco Ippolito e Roberto Schiattarella. Con il contributo del "Gruppo lecchese di sostegno al Tribunale Permanente dei Popoli".