Il maestro Dino Boschi, coerente per oltre 40 anni al proprio modo di dipingere, è rimasto fedele a una pittura che rappresenta la realtà dei luoghi da lui vissuti, realtà interpretata e mutevole solo per gli effetti di un raggio di luce o semplicemente per una differente prospettiva di osservazione. A coloro che guardano le sue opere viene restituita l'intenzione di evocare la suggestione di un momento, l'attimo di uno spostamento fissato sulla tela, di un ombrellone da spiaggia che si staglia sul cielo azzurro o di uno scorcio della stazione bolognese dei treni, che presto sostituiremo con una nuova e più moderna. Boschi quella stazione l'ha fermata con il pennello sullo sfondo di suggestivi tramonti bolognesi, dove le vite che si incrociano sono quelle dei binari. Dipingere, per l'artista, voleva dire dimostrare come la realtà fosse una finzione avvalorata dai sogni, e da suggestioni che nel racconto pittorico si sviluppano tra figure e colori.