«Care figlie, quanto è stato difficile per me decidere di ascoltare la voce potentissima che dentro me diceva di andare! Non vi avevo mai lasciato per un periodo così lungo! Mi sentivo una madre sbagliata pur consapevole che siete due ragazze autonome, forti, capaci di organizzare la vostra vita. Ho sempre goduto dei vostri progressi verso l'indipendenza. Credo che questo è stato il nostro Cammino. Per quei 34 giorni ci siamo incontrate, scontrate, aggrovigliate e poi incontrate di nuovo. Siamo state sempre compagne di viaggio, ognuna presente al "suo" viaggio, ognuna con i piedi nelle proprie scarpe. Grazie "compagne di Viaggio" perché con fatica ma con successo siamo arrivate tutte e tre alla meta personale. Solo ora, ad un anno di distanza capisco quanto ci ha unite questa "nostra" esperienza» (l'autrice)