Un viaggio nella società italiana al seguito delle indagini di un commissario di polizia e di un investigatore privato. Il primo, Ermanno Borciani, tormentato dalla smania di mettere le manette a un assassino seriale; il secondo, Ruben Lupo, invischiato nella rete d'ipocrisie di un'intricata saga familiare. Due facce della stessa medaglia, come dovranno alla fine constatare entrambi i protagonisti. Alla base, per Borciani il caso di una ragazza assassinata nella propria abitazione, solo il primo di una serie con la stessa firma, una curiosa messaggistica originale come la firma su un quadro d'autore; per Lupo, un incarico sospetto, troppo denso di omissioni per non stimolarlo ad approfondirne il contesto. Due casi che sembrano animati da dinamiche senza connessioni apparenti, collocati sulle prime da entrambi gli investigatori in un ambito di routine e che riveleranno invece una perfetta simmetria, in modo del tutto sconcertante, fino a ricomporsi in un quadro di scelleratezze che affondano le loro radici in una società debole, esposta al contagio della deriva delle coscienze.