La sfiducia nei confronti delle Istituzioni, nonché la perdita di autorevolezza da parte della classe politica, hanno risvegliato il desiderio di auto-espressione improntato sulla difesa dei diritti personali, dando forma ad una visione privata dell'economia e della società, che spinge i cittadini a prendere sempre più le distanze dalle Istituzioni e a mobilitarsi quotidianamente in azioni di protesta. Le manifestazioni di piazza, d'altra parte, non sono più soltanto quelle "tradizionali", alle quali ci hanno abituati i sindacati o i movimenti organizzati. Basti pensare alle numerose manifestazioni che nascono sul web, sui social network, in cui la tradizionale macchina organizzativa lascia il posto a variabili imprevedibili in termini non solo quantitativi, ma anche qualitativi. Tutto ciò richiede una riflessione e una analisi dei moderni codici comunicativi che hanno contribuito a modificare le tradizionali modalità organizzative delle manifestazioni. Ciò che si offre al lettore in questo volume è un'analisi socio-statistica che traccia il bilancio degli ultimi 10 anni di ordine pubblico, attraverso i dati sulle principali tipologie di manifestazioni di piazza che hanno avuto luogo nel nostro Paese, da quelle politiche a quelle sindacali, da quelle studentesche a quelle sul tema immigrazione, da quelle ambientaliste a quelle sportive e a quelle di altra natura. Prefazione di Alessandro Pansa. Introduzione di Lorena La Spina.