La didattica della scuola è quel punto di vista educativo e pedagogico sul reale che ha come oggetto della riflessione e dell'azione proprio l'istituzione scolastica, intesa non solo come sistema complesso di relazioni ma anche come oggetto fisico, reale, concreto, che prende forma a partire dall'intenzionalità educativa e formativa dei suoi abitanti. Il volume ha lo scopo di aprire un dialogo tra didattica e diritto per mettere a fuoco gli spazi e tempi della scuola, al fine di riconoscerla come una comunità in continua ricerca tra eventi da regolare, norme da seguire, ideali e valori da incarnare. L'ispirazione che guida tutta l'architettura del volume è il libro Pedagogia della scuola di Cesare Scurati, maestro e punto di riferimento umano e professionale degli autori. A venticinque anni dalla sua pubblicazione, l'attenzione si concentra oggi sul ruolo chiave della scuola come progetto aperto: «La scuola è una istituzione aperta e flessibile, una comunità culturale la cui finalità educativa opera nei riguardi di tutti i soggetti che vi partecipano» (Scurati 1997). Le traiettorie che guidano verso la generazione di tale apertura e flessibilità si ordinano intorno alla progettazione condivisa del fare scuola. Si parte dal concreto: dove siamo, come stiamo, quanto ci stiamo e perché, per delineare i contorni di una scuola che si percepisce come comunità culturale in ricerca sulla progettazione dello spazio fisico in cui avviene il fatto didattico ed educativo e su una nuova organizzazione del tempo scolastico, non più affidata agli automatismi e tecnicismi imperanti ma sostanziata da profonda professionalità pedagogica.