Gli ultimi tre anni della nostra vita sono stati certamente sofferti. Una pandemia sconosciuta e spietata, ci ha dovuto ricordare la debolezza del nostro essere, l'inutilità della nostra presunzione. Eventi straordinari ci hanno costretti a ripensare alla nostra esistenza, alle nostre abitudini, spesso eccessive, a gestire un nuovo inizio con una forza interiore diversa, con la consapevolezza di come siamo cambiati noi stessi e il nostro atteggiamento verso gli altri. Meno programmi a lunga scadenza e più concretezza nel presente ci hanno riportato ad una realtà non più virtuale e ad impiegare il tempo con intelligenza senza perderlo inutilmente, aiutandoci nella risalita. Molti rapporti si sono rafforzati nella condivisione delle difficoltà, molti altri si sono dissolti senza alcun dispiacere. Quella quotidianità a cui prima non davamo importanza, è tornata a essere il fulcro di quella nostra vita che l'Autore ha cercato in queste brevi e semplici storie di raccontare: le problematiche sociali le beghe politiche, la scuola, i giovani, le famiglie. Sono tanti i temi trattati nel libro, tutti accompagnati da un pizzico di ironia che non guasta mai ed aiuta a vivere meglio.