Nel 1966 "Che" Guevara lascia la politica attiva e, con un gruppo di fedelissimi, trascorre sei mesi in clandestinità nella Praga stalinista per preparare l'attacco finale contro il Capitalismo. L'autore ricostruisce con il rigore del biografo e la sensibilità dello scrittore questa fase della vita del "Che" quasi del tutto ignorata dalle biografie ufficiali. Il fantasma del "Che" si aggira senza pace nei vicoli della città antica nascosto dietro gli occhiali e l'abito grigio di un pacifico borghese commerciante di legname. In questo momento di forzato riposo Ernesto Guevara de la Serna ha il tempo di riflettere sul suo passato di argentino, di latinoamericano e di rivoluzionario.