"Paul Klee è uno degli artisti più visionari del Novecento. Per lui il compito della pittura non è dipingere quello che tutti vedono, ma rivelare quello che nessuno ha mai visto. Della sua visione allucinata e millimetrica, che investe tutte le cose e sa captare non solo «Lo spirito sullo stelo», come dice il titolo di una sua opera, ma ogni respiro nello spazio, i «Diari» sono la maggiore testimonianza. Certo, gli storici dell'arte e gli appassionati di pittura possono trovare in queste pagine anche notizie precise sull'autore, la sua formazione, il suo ambiente, le sue amicizie. Pochi artisti, anzi, hanno lasciato una traccia così capillare della loro stagione giovanile e della loro prima maturità come Klee, che per vent'anni, dal 1898 al 1918, ci mette a parte delle sue opere e dei suoi giorni, sia pure a modo suo: con una analiticità insieme minuziosa ed evasiva, con uno sguardo strabico che raramente si fissa su quello che a noi sta più a cuore. I dati biografici, insomma, ci sono tutti, eppure la dimensione, per così dire, psicologica e metafisica è più importante di quella storica..." (dallo scritto di Elena Pontiggia)