Era il 1907 quando venne inaugurata a Roma in Via dei Marsi la prima Casa dei Bambini voluta da Maria Montessori; nello stesso anno, pochi mesi dopo, Baden-Powell organizzò il primo campo scout a Brownsea Island. Il principio di autoeducazione fu per entrambi faro capace di illuminare con certezza tutto ciò che dopo di allora nacque dalle loro intuizioni e che a distanza di tanti anni ancora vive nei numerosissimi gruppi scoutistici nel mondo e nelle scuole Montessori, altrettanto diffuse. Queste pagine restituiscono le visioni pedagogiche e le pratiche concrete che sia storicamente che nell'attualità sono effettivo motivo di risonanza tra le esperienze montessoriane e i percorsi formativi del mondo scoutistico italiano, sia laico che cattolico. Il dialogo nel testo si allarga, oltre il confronto tra Montessori e Baden-Powell, anche ad altre esperienze di scuola attiva che trovano nell'autonomia, nella motivazione, nella responsabilità, nel fare per apprendere, asserti fondanti del fare ed essere scuola. Il testo è pensato per insegnanti di scuola primaria e secondaria e per capi scout che vogliano conoscere meglio e praticare concretamente il dialogo pedagogico tra i percorsi formativi dei ragazzi che stanno accompagnando per un tratto di strada nell'apprendimento e nella costruzione di sé, ma è rivolto anche a genitori interessati ad offrire ai propri figli l'opportunità di crescere dentro questo stesso dialogo. Un percorso di autoeducazione scelto e declinato in luoghi e tempi plurali grazie a una intenzionale comunità educante.