La povertà deve avere un suo misterioso significato nella tragica avventura umana. A questo non sa rassegnarsi un prete con un'adolescenza segnata dalla povertà e da gravi sventure di famiglia. Quando poi i sentimenti e la passione lo sconvolgono scopre che di solito i potenti della Chiesa sono schierati dalla parte dei ricchi. Inizia così la guerra personale di don Claudio: un conflitto al limite della follia, in cui il tormento esistenziale e spirituale si intreccia con eventi ineffabili e diabolici, rapine e fughe. Una battaglia d'amore con "le mani del nemico" nello scontro eterno tra bene e male che, fino alla fine, non gli permetterà di capire che non è possibile imporre l'amore con la violenza, e che nella storia il male serve qaunto il bene.