Tanto più urgenti per le agende pubbliche e private quanto più a rischio di retoriche e ingenuità, parole come umanesimo, dialogo, cultura, vita s'impongono sempre più in ogni crisi comune e sociale. La cultura è un antidoto contro il degrado e la corruzione, ma è al riparo al punto da non potersi degradare e corrompere a sua volta? Troppo spesso il tentativo di realizzare una più ampia armonia fallisce per la mancanza di autenticità della strategia adottata. In fondo si rivela l'incapacità di interpretare la propria esistenza, di scorgere qualcosa al di fuori di sé, qualcuno di cui essere responsabile, per cui esporsi e rischiare. Eppure la reale prossimità all'altro è forse l'unica via per comprendere l'essenza che ci anima e rendere spessa la nostra umanità.