“Voi siete qui”.
Una frase che abbiamo letto tante volte ma che non abbiamo mai applicato alla nostra vita.
Eppure è proprio il punto di partenza di
Design your life, saggio scritto da
Bill Burnett e
Dave Evans edito da
Rizzoli.
Perché quel “Voi siete qui” di
Design your life ha in realtà l’ambizioso obiettivo di “fare della tua vita un progetto meraviglioso”.
Che però, man mano che si procede nella lettura del saggio, ci si rende conto di quanto tutto sommato non sia un progetto così ambizioso.
Design your life nasce come corso all’Università di Stanford.
Burnett e
Evans sono entrambi laureati nella stessa prestigiosa università e, percorrendo strade diverse, sono stati entrambi progettisti e sviluppatori in Apple, per poi decidere di trasmettere agli studenti la lezione più importante: utilizzare il design per capire cosa fare da grandi.
E la verità è che
Design your life funziona anche per chi grande lo è già ma sente di dover cambiare.
Perché una delle lezioni più importanti che il design trasmette è che si parte sempre da un problema: il design lo identifica, ci lavora attraverso brainstorming e prototipi, riformula le domande e alla fine di questo straordinario percorso di definizione-prova-creazione porta a una soluzione.
Design your life, attraverso una scrittura semplice, diretta e ironica, grazie a esempi pratici, testimonianze ed esercizi, porta il lettore ad affrontare il processo per scoprire chi siete, perché magari il “voi siete qui” di oggi è molto lontano da chi potreste e vorreste essere.
“I nostri problemi diventano la nostra storia, e ognuno di noi può restare bloccato nella propria storia. Scegliere su quale problema lavorare può essere la decisione più importante che prendi, perché le persone possono perdere anni (o una vita intera) a lavorare sul problema sbagliato.”
Consigliamo la lettura di Design your life a tutti:
- a chi è nel pieno della propria professione e si avverte soddisfatto ma non teme di mettersi in discussione
- chi con il covid ha visto la propria vita professionale e personale stravolgersi: è il momento di capire dove siete e dove volete orientarvi
- a chi sente di aver perso la rotta
E lo consigliamo a tutti gli studenti e a tutti i professori, già a partire dal triennio delle superiori.
Perché orientarsi non vuol dire stabilire una meta esatta, ma capire le coordinate per prendere una direzione.
La meta può sempre cambiare.
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Intelligenza emotiva, Daniel Goleman, BUR
Diventa chi sei, Emily Wapncik, MGMT
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Realizzati e consapevoli, A.Vitullo, Hoepli
Super Thinking. Il grande libro dei modelli mentali, Weinberg-McCann, Hoepli
#contaminati, G.Xhaet, Hoepli
L’era del cuore, L.Mazzucchelli, Giunti
Lavorare bene disegnando male, A.Bonaccorsi, Terre di Mezzo
Recensione di Stefania C.