È il primo aprile 1945 a Torino. In una città che vive ancora nell'incubo dell'occupazione nazista, allo stadio Mussolini si gioca il derby fra bianconeri e granata. È una partita amichevole che dovrebbe rasserenare gli animi; invece li accende. Non si contano i falli, le botte, le scorrettezze: si consumano vendette, vecchie ruggini tornano a galla. Come non bastasse, per sedare i tafferugli in campo soldati tedeschi sparano in aria colpi di mitra intimidatori. In risposta, dall'altra curva qualcuno risponde al fuoco. I calciatori diventano il bersaglio di quella guerra dentro lo stadio, mentre gli spettatori guadagnano velocemente l'uscita. Solo per miracolo non ci scappa il morto. Questo libro racconta per la prima volta la storia di quella giornata di ordinaria follia.