"L'opera pittorica di Costantino Baldino percorre negli anni fasi alterne spinte dai naturali flussi e riflussi del gioco dell'arte. Da un esordio evidentemente ispirato dalla produzione della scuola romana (è allievo di Giuseppe Capogrossi e anche di Luigi Montanarini), rinuncia all'inizio dei '70 all'espressione figurativa e si fa conoscere come astrattista geometrico. Nel suo lavoro, scrive Enrico Crispolti, si individua "la natura orfica dell'astrattismo romano", nell'ambito di una nuova tendenza che si pone in alternativa all'esperienza concettuale. Questo periodo felice trova la sua consacrazione nell'invito alla Quadriennale del '75, momento che segna anche la svolta verso il recupero della matericità, declinata in chiave geometrica. L'ispirazione pop e informale si intercetta in questi innovativi lavori, attraverso inserti materici su tela del tessuto "jeans", simbolicamente marchio distintivo per diverse generazioni. Proprio questa scelta diventerà la cifra stilistica dell'artista, con l'unica parentesi che negli anni'80 vede il recupero della figurazione, in chiave citazionista, ma che dagli anni '90 riprende per non abbandonare più." (Dall'Introduzione di Giovanna Cappelli, direttore Scuderie Aldobrandini)