"Sono diventato amico di Gino De Dominicis a Venezia durantela Biennale del 1990. Da allora in poi quasi ogni giorno andavo a trovarlo nello studio dove egli abitava nel cuore di Roma. Con Gino non ci siamo più separati fino alla sua prematura scomparsa (aveva cinquantuno anni) sul finire del 1998. Della nostra amicizia e dell'esperienza vissuta nell' ultimo decennio del '900 per i cambiamenti nel sistema dell'arte ho lasciato un resoconto nel libro De Dominicis amico pittore. Storia e cronistoria di un sodalizio, pubblicato nel lontano 2012. Da quel tempo molte cose sono cambiate. Ma non è cambiato nulla riguardo ai pensieri di estetica e critica che la frequentazione dell' artista suscitò allora in me, come non è cambiato nulla rispetto all'influenza che egli ebbe con le sue opere e le estrose polemiche aperte sulle cronache d'arte di quegli anni. La resistenza del memoriale alla critica roditrice del tempo ne conferma ai miei occhi l'attualità e ne giustifica la ristampa senza introdurre modifiche quale testimonianza necessaria per chi voglia conoscere la personalità di Gino De Dominicis, figura non consueta ma sicuramente centrale della scena artistica italiana.