"La presente pubblicazione dell'edizione del 'De divinis nominibus' curata da Salvatore Lilla, accanto a quelle già esistenti e note di Beate Regina Suchla (Patristische Texte und Studien 33, Berlin, De Gruyter, 1990) e di Ysabel de Andia (Sources Chrétiennes n. 579, Paris, Cerf, 2016), si giustifica sia perché costituisce la presenza di una voce indipendente e parimenti autorevole negli studi dionisiani, sia perché possiede un sicuro valore storico e meriti scientifici intrinseci. Salvatore Lilla fece opera di pioniere: quando iniziò a lavorare sulla tradizione manoscritta dell'opera dello Pseudo Dionigi intorno al 1960, nessuno ancora aveva affrontato quel compito né aveva pensato di attuarlo. La ricerca e la collazione di quaranta manoscritti e la costituzione di uno stemma codicum furono, per l'epoca in cui fu pubblicato l'articolo che li illustrava (1965), una novità assoluta, ed i risultati a cui lo studioso pervenne rimangono validi tutt'ora. Il lavoro di Salvatore Lilla, rimasto incompiuto per la morte dello studioso, vede ora la luce grazie alla revisione e alle cure filologiche di Claudio Moreschini."