La "cattiva strada" e' quella che Fabrizio De Andre' scelse di percorrere per farsi poeta dei diseredati, puro anarchico. Il suo carisma nasceva dall'unicita' e dalla lontananza, quasi che le sue canzoni e la sua voce venissero da un altrove. La voce, soprattutto, costruita attorno alla pronuncia precisa delle parole, attorno all'amore per la parola, era cio' che lo rendeva straordinario, anche piu' delle scelte musicali e degli argomenti di cui cantava.