Io sono solo un giullare, mi sono lasciato percorrere dalla sua vita e dalle sue opere per cercare di disegnare un Dante umano, troppo umano. Perché ogni volta che una figura viene divinizzata, il fascino rischia di svanire e vengono soppresse contraddizioni e incoerenze, ovvero le caratteristiche che rendono il genio davvero affascinante. Dante scriveva come un dio, ma non era perfetto. Ambizioso, vendicativo, sofferente: proprio per questo è diventato Dante. Un uomo che ha disegnato l'aldilà per condizionare il suo mondo, e l'ha fatto con coraggio indiscusso, follia visionaria e una forza poetica potentissima.