Dalla parte di Pilato è una pièce la cui nutrice la collazione di due racconti uno dello stesso Belocchi, Le mani di Pilato, che nacque nell'ambito di una iniziativa editoriale di Maria Letizia Avato, una raccolta di autori vari ispirata alle quattordici stazioni della via crucis. Belocchi scelse per sé la prima, "il processo" e con l'acribia degna di uno storico o di un filologo agguerrito si mise sulle tracce di Gesù attraverso le fonti, a partire da quelle canoniche: Flavio Giuseppe, Tacito, Svetonio, Filone di Alessandria e poi i Vangeli e gli Atti di Pilato. E in questa sua ricerca, inevitabilmente, si imbatte nel famoso racconto di Anatole France, il procuratore della Giudea, nel quale Lucio Lamia già esule in Galilea ai tempi di Pilato e suo amico, lo ritrova anni dopo a Baia presso Napoli e trascorre con lui una intera serata nella villa di questi. Belocchi giocando la carta di ribaltare il finale sorprendente, del bellissimo racconto di France, con una sorta di "esercizio di stile" ne prosegue l'andamento, confermando quel modello. L'adattamento risulta dunque del tutto agevole e perfettamente funzionale.