La voglia di Stato che sempre più prepotentemente riemerge tra le pieghe di un tessuto sociale oramai deluso dai mercati e dalla sua presunzione di autosufficienza è tanto forte quanto contraddittoria. È forte perché rappresenta la sola prova di appello a cui si affidano un'economia paralizzata dalla crisi e una società a rischio di impoverimento. Ma è anche contraddittoria perché lo Stato si dibatte tra l'ansia di rispondere al sovraccarico di domande che proviene dalla collettività e la debolezza intrinseca dei poteri pubblici, sempre più sfrangiati da carenze di leadership, di buona organizzazione, di adeguatezza di campo e di mezzi. In questo complesso intreccio sta prendendo corpo la lenta trasformazione dello Stato "da Sovrano a Sistema". Da un assetto istituzionale forte e centralizzato ad un assetto diverso, che non solo ha minori capacità di intervento ma che, strutturandosi su logiche poliarchiche e centrifughe, è caratterizzato da una minore efficacia decisionale a livello centrale e da risposte on demand che di volta in volta provengono dalla società. Il volume, realizzato dalla Fondazione Censis in collaborazione con tsm-Trentino School of Management, è un tentativo di mettere a fuoco le implicazioni di questa complessa trasformazione, puntando su una cultura nuova capace di adeguare la macchina amministrativa alle esigenze di governance che lo Stato sistema oggi richiede.