"Mio fratello Filippo è diverso da tutti. Mani storte, piedi storti e gambe deboli. Anche in matematica non ci azzecca più di tanto. Insomma non è un ginnasta e non è in lista per il premio Nobel, l'unica cosa che lo rende speciale, oltre a essere mio fratello, è il suo modo di fare, la sua intelligenza e le figuracce che mi fa fare. In questo libro racconto le nostre avventure tra i pietismi e la compassione della gente attraverso aneddoti divertenti e ironici che qualcuno potrebbe definire politicamente scorretti. Alle elementari lo prendevano in giro, io li menavo nello stanzino del bidello." (L'autore)