Luigi Fabbri (Fabriano 1877-Montevideo 1935) è stato il più fedele collaboratore di Errico Malatesta ed è in questa unica veste che tanto il movimento anarchico, quanto la storiografia di settore, lo hanno per lungo tempo descritto. Esistono, tuttavia, almeno altri tre aspetti di Fabbri che meritano la massima attenzione: l'impegno profuso per rimodellare gli assunti teorici dell'anarchismo, aggiornandoli alla luce dei vertiginosi cambiamenti imposti dal XX secolo; l'incessante disponibilità al dialogo con tutte le componenti della sinistra italiana ed estera; il sacrificio del militante antifascista, che rifiutò di sottomettersi al regime e per questa ragione si vide costretto a un esilio dal quale non fece ritorno. Questo volume contribuisce a restituire l'immagine completa, e perciò più veritiera, di un personaggio di grande rilievo nel movimento operaio italiano del primo Novecento.