Buio. Luce. Due poli estremi, gemelli inseparabili e inconciliabili. Lo spazio infinito tra essi, ogni cangiante sfumatura che li divide, è la materia di cui sono fatti i 60 racconti che compongono "Da dove entra la luce". Micro storie, a volte poco più di frammenti che esplorano, attraverso una varietà di personaggi senza nome, le crepe dolorose che li danneggiano, ma anche le fessure attraverso cui entra la luce che li salva e li redime. Dal mantra attaccato al frigo con un magnete alla verità sulle barbe, dai negozi di pollo fritto alle cose che gli smartphone rendono meno probabile che si faccia in un luogo pubblico, Clare Fisher dipinge con la sua voce unica un ritratto efficace, divertente e allo stesso tempo toccante della vita contemporanea, mettendo a nudo abitudini, problemi, idiosincrasie di uomini e donne della classe media britannica in modo innovativo e coraggioso, con quella partecipata umanità che è, fin dal suo esordio, il tratto distintivo che più la caratterizza.