"Di tanto in tanto all'autrice le piace affacciarsi con uno sguardo al passato, per non dimenticarsi chi era. D'altronde, è grazie alla persona che è stata, se oggi è esattamente quella è. Ossia, sempre la stessa, seppur in nuova veste, in versione rivisitata, più autentica e consapevole. Le poesie di questa raccolta, dunque, sono antecedenti a quelle racchiuse nella prima, e, essendo le prime nate dalla sua penna, si caratterizzano per stile decisamente naïf, autoironia estrema, lunghezza dei testi e sfrenato utilizzo della rima. Questa volta il tema centrale dei pezzi è l'autrice stessa, con tutte le sue stranezze e contraddizioni. Come a volersi ricordare di non dimenticare che, qualunque cosa succeda, nel bene e nel male, lei e nessun altro, sono il suo centro, il suo punto fisso, il suo porto sicuro. O insicuro che sia."