Come annunciato fin dal titolo, la raccolta riemerge dal tempo del suo concepimento, alla maniera di un fiume sotterraneo che finalmente sbocca all'aperto. Il desiderio di questa rilettura è quello di riconoscersi nella propria traccia linguistica, di restituire ascolto alla propria voce, per tentare una ricongiunzione tra le parti trascorse del sé e la mutata condizione presente. Il flusso di coscienza torna con forza a riversarsi nelle parole e nel silenzio, facendosi poesia, senza soluzione di continuità con un passato che non è stato dimenticato. Poesia liqueiforme, dunque, che onora la potenza dell'elemento archetipico dell'acqua. Acqua che pullula di vita, che tutto involve, trasforma, soluziona e dissolve: metafora del tempo che scorre e si perde ma anche di rigenerazione.