"Cùntura", in dialetto siciliano "racconti" o "fiabe", è il secondo volume di una trilogia a cui Nino De Vita lavora da molti anni. Si tratta di quindici storie in versi ancora una volta scritti nella lingua in via di estinzione della contrada marsalese che ha dato i natali all'autore. In essi permangono le linee di una letteratura non arcadica, non idillica, piuttosto connotata di realismo persino crudo, ma sempre ispirato da una superiore visione della vita e dalla compassione per le creature. Se "Cutusìu" può essere considerato poema dell'infanzia, "Cùntura" si riappropria della dimensione infantile e la elabora in fiaba generata, a sua volta, dalla terra, dal paesaggio, dal "luogo" unico in cui trova ispirazione e senso.